Genova, 28 febbraio 2020. Questa mattina Cgil Cisl Uil Liguria hanno
incontrato l’Assessore regionale Gianni Berrino in merito alle
conseguenze che il Coronavirus sta causando al mondo del lavoro.
Tra le prime problematiche di questa situazione la perdita della
retribuzione per 3500 tra lavoratrici e lavoratori liguri a seguito del
fermo della scuola. Si tratta di 1500 operatori delle mense scolastiche
e 2 mila operatori del terzo settore. Siamo altrettanto consapevoli che
altri comparti di tutta l’economia della nostra regione, a partire dal
turismo, sono oggi in forte sofferenza e per i quali occorre una tutela
con strumenti adeguati.
Cgil Cisl Uil Liguria hanno chiesto di costituire un Tavolo per gestire
le emergenze che sempre più spesso hanno ripercussioni sul mondo del
lavoro. Occorre uno strumento per monitorare gli effetti che si
produrranno da qui ai prossimi mesi perché allerte rosse o, adesso, i
problemi per la salute, non possono essere pagate dai lavoratori con le
proprie ferie o perdendo settimane di retribuzione.
La priorità del momento è quella di individuare strumenti che diano una
risposta ai lavoratori che già oggi non percepiscono gli stipendi e per
quelli che potranno avere altrettante difficoltà nel breve e medio
periodo. Dopo l’emergenza si dovrà ragionare di come ripensare ai
capitolati degli appalti in modo che i lavoratori non vengano
penalizzati durante le emergenze per assenze che non sono volontarie.
Il tavolo è aggiornato al prossimo 6 marzo alle ore 17
Cgil Cisl Uil Liguria
Buongiorno.
Non commento. Voglio solo fare riflettere. Per quale motivo il ruolo dell’educatore nelle scuole e nei servizi educativi non è tutelato?
Io mi chiedo ( e faccio da anni il mio lavoro con scrupolo) per quale motivo mi trovo a dover fare capire ai servizi sociali ( per cui per altro son preziosa risorsa) che non campo d’aria e ciò che faccio in caso di emergenza ( allerte meteo o sanitarie) va riconosciuto esattamente come è riconosciuto nel lavoro di insegnante , assistente sociale, ecc…?
Se questo è un mondo per cui vale solo l ‘improvvisazione ( ma questo non è il mestiere educativo…a saperlo facevo teatro. Io ho scelto di fare questo lavoro e ho studiato molto della laurea….non comprendo questo misconoscimemento e lo trovo inaccettabile per me e per chiunque faccia questa professione in coscienza.
Cristina Poggio