Per la sanità più risorse e partecipazione

La UIL Liguria prende atto delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione, Marco Bucci, in merito alla proposta di riforma del sistema sanitario ligure, che prevede l’unificazione delle cinque ASL in un’unica azienda regionale.

Come organizzazione sindacale riteniamo necessario riportare al centro del dibattito alcuni punti fondamentali:

Accorpare le ASL in una sola azienda regionale significa concentrare funzioni e poteri gestionali in un unico vertice. Questa scelta, se da un lato promette razionalizzazione, dall’altro rischia di allontanare ulteriormente i servizi dai cittadini, soprattutto nelle aree interne e periferiche, dove già oggi si registrano disagi nell’accesso alle cure.

“Il vero nodo della sanità ligure non è la governance, ma le risorse. Mancano medici, infermieri, operatori sanitari; servono investimenti strutturali per ridurre le liste d’attesa, potenziare i pronto soccorso, rafforzare la medicina territoriale e domiciliare. Una riforma che non mette al centro queste priorità rischia di essere solo un’operazione di ingegneria istituzionale”, commenta Giovanni Bizzarro, segretario confederale regionale Uil Liguria .

La UIL Liguria ribadisce con forza che una riforma di tale portata deve essere discussa non solo con le organizzazioni sindacali confederali, ma anche con le categorie del pubblico impiego, che rappresentano il personale sanitario, e con le categorie dei pensionati, che rappresentano gran parte dell’utenza. Solo attraverso un confronto costante e inclusivo sarà possibile costruire una sanità più equa, efficiente e vicina alle persone.

🎙“La proposta di affidare la guida del nuovo sistema a un fuoriclasse manager rischia di oscurare il contributo e il valore del personale sanitario. Non sarà un singolo dirigente a garantire il funzionamento del sistema, ma il lavoro quotidiano di migliaia di professionisti che meritano rispetto, riconoscimento e condizioni di lavoro adeguate – prosegue Giovanni Bizzarro – Una riforma di questo tipo, per l’impatto sociale che ha su lavoratori e cittadini non può prescindere da un confronto continuo, costante e duraturo attraverso tavoli permanenti con le organizzazioni confederali, con le categorie del pubblico impiego e con le categorie dei pensionati.

La sanità è un diritto costituzionale, non un terreno di sperimentazione”

Per questo continueremo a vigilare e a rappresentare le istanze di lavoratori, lavoratrici e cittadini liguri.