Pinasco, Uilm: subito accelerare sul CCNL

280 euro di aumento e riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: queste le richieste della Uilm per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici che sono pronti ad affrontare una nuova rivoluzione industriale

Anche la Uilm Genova ha partecipato oggi all’incontro a Roma, presso la sede di Confindustria, che ha messo al centro  il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro di circa 25 mila lavoratrici e  lavoratori metalmeccanici genovesi. “Vogliamo un’accelerata importante per portare a casa 280 euro di aumento e la riduzione dell’orario di lavoro. La trattativa è complessa ma crediamo che con responsabilità e determinazione si possa rinnovare un contratto dignitoso dopo 40 ore di sciopero e decine di manifestazioni – spiega Luigi Pinasco, segretario generale Uilm Genova – Due giorni trattativa per il rinnovo hanno portato a qualche piccolo passo in più ma ci sono tante cose da limare, ed in particolare ci sono gli elementi legati al salario e alla riduzione dell’orario di lavoro, tema quest’ultimo che raccoglie le maggiori rigidità da parte di Federmeccanica. Come Uilm Genova confermiamo la richiesta di 280 euro per il prossimo triennio di vigenza contrattuale per recuperare il potere di acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori dopo Covid,  crisi aziendali, guerra, dazi aumento del costo dell’energia. La cifra che chiediamo per i metalmeccanici deve essere spalmata in tutti gli istituti. Fondamentale la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario:  indispensabile per affrontare  le sfide future tra transizione energetica, intelligenza artificiale e digitalizzazione. Il mondo del lavoro cambierà e ci sarà bisogno di trasformarlo anche a livello di orario  per far ritornare i giovani al lavoro manifatturiero. Siamo di fronte a una nuova rivoluzione industriale che va affrontata coinvolgendo le nuove generazioni: il mondo del lavoro sta cambiando e il lavoro manifatturiero sta guadagnando valore grazie alle nuove tecnologia e a una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I lavoratori meritano di avere un contratto nazionale scaduto da quindici mesi che vada incontro alle loro esigenze e, quindi, alle loro richieste”.

La trattativa va avanti, il calendario prevede altri appuntamenti a Roma per il 19, 20 e 21 novembre.