,

Genova ha bisogno di una vera politica per la sicurezza urbana

Incidente mortale a Borgoratti

UIL Liguria, Bizzarro: “Genova ha bisogno di una vera politica per la sicurezza urbana: apriamo la discussione con un tavolo permanente insieme alle istituzioni”

Genova, 10 settembre 2025 – La UIL Liguria esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della donna tragicamente deceduta in via Borgoratti, travolta da un’auto parcheggiata.

Un episodio drammatico che segue altri tre incidenti mortali che si sono verificati nell’ultimo mese sulla pelle di persone ultrasettantenni. È di pochi mesi fa un’altra tragedia che ha segnato la nostra città: lo scorso 12 marzo una donna ha perso la vita a causa del crollo di una pianta poi rimossa.

Questi fatti non sono casualità isolate, ma il segnale evidente di una città che deve investire di più sulla sicurezza urbana intesa in senso ampio: cura del territorio, manutenzione puntuale, viabilità sicura e controlli più efficaci,

“Come UIL Liguria chiediamo alle istituzioni locali e a chi ha responsabilità dirette in materia di sicurezza di attivare un tavolo permanente sulla sicurezza urbana che tenga insieme tutti questi aspetti.

– spiega Giovanni Bizzarro, segretario confederale regionale Uil Liguria con delega alla sicurezza della città – Lo chiediamo da tempo e vogliamo provarci insieme alle istituzioni. La sicurezza, però, non riguarda solo le strade e gli spazi pubblici. La cronaca recente ci ha restituito casi di stupro e violenza che hanno scosso la comunità genovese. Non possiamo accettare che le donne vivano nella paura o che la violenza diventi un fatto ordinario. È necessario potenziare prevenzione, protezione e ascolto, garantendo più presidi sul territorio, strumenti di sostegno alle vittime e una cultura del rispetto che parta dalle scuole e faccia rete con istituzioni, enti, sindacato e associazionismo”.

Sicurezza significa poter camminare su strade curate, attraversare quartieri illuminati, prendere un autobus senza timore, vivere in una città che tutela la dignità e l’incolumità di ogni persona.

“La morte e le violenze subite da troppe donne in questi mesi non possono essere archiviate come incidenti o casi di cronaca – chiude Bizzarro –  Sono un campanello d’allarme che ci impone di cambiare passo: siamo sicuri che le istituzioni raccoglieranno il nostro appello”.