A margine della 75′ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, la Uil Liguria interviene al dibattito organizzato negli studi di Tele Liguria Sud per promuovere i diritti delle vittime del lavoro e per garantire più tutela ai lavoratori. “In questo contesto, è necessario mettere in campo risorse per i controlli e la prevenzione a monte, ma senza contrastare lo svuotamento e lo svilimento del lavoro usa e getta potremo fare poco – dichiara Roberta Cavicchioli, segretaria confederale regionale Uil Liguria – La sicurezza è conoscenza, consapevolezza del lavoro che si svolge. La formazione deve proseguire ogni giorno nel luogo di lavoro con acquisizione e diffusione di modelli organizzativi adeguati, trasmissione di conoscenza intergenerazionale fra i lavoratori, dal basso e dall’ alto. La precarizzazione del lavoro ha indebolito quel senso di appartenenza a una categoria che aveva anche molto a che fare con l’azione sindacale di tutela e controllo dei luoghi di lavoro. Se un tempo l’edile o il metalmeccanico si formavano in cantiere e crescevano in uno stesso posto di lavoro, oggi questo apprendimento viene acquisito trasversalmente alla carriera frammentata del malcapitato che si trova sbalzato dalle autostrade al cantiere navale. Ed è problema che affligge soprattutto i lavoratori stranieri che corrono maggiori rischi. Ben lo sapete nel territorio spezzino che è stato colpito dalla piaga del caporalato”
Per la sicurezza: modelli organizzativi adeguati e lotta al lavoro usa e getta.

