Uilm Genova su Ilva: il governo proceda con la nazionalizzazione

Grande adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori ex Ilva nello stabilimento di Cornigliano, a Genova, che oggi hanno effettuato il blocco delle portinerie della fabbrica, presidi davanti agli ingressi e un’assemblea molto partecipata. Senza l’acciaio, l’industria manifatturiera del nostro Paese rischia un duro contraccolpo e la dipendenza da altri paesi.  “Grazie alla nostra mobilitazione è arrivato l’incontro a Palazzo Chigi per le organizzazioni sindacali in lotta. Lo stato intervenga anche attraverso la nazionalizzazione delle nostre acciaierie, intervenga con una risposta forte per questa città e per tutti gli stabilimenti – dichiara Luigi Pinasco, segretario generale Uilm Genova – Per avviare un confronto proficuo sul futuro di ex Ilva, la Uilm Genova chiede serietà e responsabilità da parte di questo governo che parla di orgoglio nazionale ma non lo sostiene nei fatti. In questi anni solo i lavoratori hanno portato sulle spalle il peso degli errori dei governi che si sono succeduti e delle scelte industriali completamente sbagliate. Il governo parla di nazione e di unità, e allora si stringa davvero attorno ai lavoratori della fabbrica manifatturiera maggiormente rappresentativa del settore, un comparto che a cascata fornisce lavoro ad altri segmenti della nostra economia. Con la produzione di acciaio si crea un’autonomia di processi per tutto il settore industriale. Attendiamo un intervento che traghetti le acciaierie verso la transizione energetica, la decarbonizzazione e gli investimenti necessari per gli stabilimenti e il mantenimento e il rilancio dei livelli occupazionali per ripartire davvero. La siderurgia e i lavoratori sono le risorse più preziose del sistema industriale”.