Ordinanaza regionale calore, Gulli: il sindacato va coinvolto

L’ordinanza regionale è un passaggio importante che rafforza la sicurezza sul lavoro dei settori più esposti al calore. Tuttavia, ci saremmo aspettati un coinvolgimento maggiore da parte di Regione Liguria, soggetto che avrebbe potuto mettere allo stesso tavolo Prefetture, Enti e parti sociali per fare sintesi. Resta, infatti, aperta la questione degli ammortizzatori sociali per i quali avremmo voluto un’azione della Regione nei confronti del governo. Inoltre, è necessario aprire ad altri settori del lavoro che operano in condizioni difficili. Svolgere il proprio lavoro in caso di temperature estreme, ad esempio, sui mezzi dell’igiene urbana, può causare forti stress termici. Ricordiamo il caso dell’operatrice Amiu che nel mese di agosto del 2024 ha centrato una vetrina in via San Vincenzo, a Genova, dopo un malore causato da temperature troppo elevate. In quel caso era stata sfiorata la tragedia.  Occorre dare alle imprese linee guida chiare per intervenire sull’organizzazione del lavoro: le aziende devono garantire ambienti di lavoro il più possibile salubri, ombreggiati e climatizzati, turnazioni adeguate al contesto, pause e fornitura d’acqua ai lavoratori. In queste ore sono aperte interlocuzioni presso le Prefetture della Liguria. Attendiamo, quindi, la sigla di un protocollo in Prefettura a Genova (e in altre province) che vada nella direzione della salvaguardia dei diritti dei lavoratori e del rafforzamento della sicurezza sul lavoro, elementi che sono prioritari per il sindacato.